nuovo

mercoledì 7 agosto 2013

Come accedere ai libri out-of-copyright in Google Books

Come saprete in Google Books oltre al semplice elenco di libri, si può anche accedere a libri fuori copyright in forma completa, importandoli nel proprio account google (attraverso google play) oppure scaricandoli in vario formato. Per un'appassionato di storia questo significa l'accesso a moltissime fonti primarie imperdibili. Quello che forse non tutti sanno è che la lista dei libri completamente accessibili cambia a seconda del paese da cui ci connettiamo: infatti in Europa il copyright sui libri si estende dalla seconda metà del '800 ad oggi, mentre negli States il copyright scade negli anni '20 del '900. Quindi, mettiamo di volere accedere ad un libro scritto nel 1890, io, che mi collego dall'Italia, lo vedrei in google books come non accessibile. Ma, se per caso, vado su questo sito di webproxy: http://www.hidemyass.com/ , scegliessi un server americano dall'elenco a tendina sotto e mettessi l'indirizzo dello stesso libro nella casella, e premessi il pulsante "hide my ass", ecco che la stessa pagina la vedrei nella versione americana, con la mitica voce "anteprima" (o equivalente inglese) che mi permette di scaricare il pdf.

Alcuni potrebbero contestare che questo è solo un modo elegante di violare il copyright: ma il mio ragionamento è semplice: stiamo parlando di libri e cultura, non videogiochi, oggettisca, ecc. Inibire l'accesso semplice a libri scritti 80, 90 o 100 anni fa, viola il diritto alla conoscenza non i diritti dell'autore ormai morto, l'unico che avrebbe davvero diritto ad una retribuzione di fronte al frutto del proprio ingegno. Gli unici che ci smenano sono gli eventuali eredi e le case editrici, il cui unico diritto è puramente legalistico e quindi secondario rispetto al diritto alla conoscenza (anzi spesso questi libri non sono più comunque pubblicati e google books è l'unico modo per accedervi senza spostarsi per mezzo pianeta).

Se fosse per me il copyright sui libri decadrebbe alla morte dell'autore; gli eredi, in quanto non depositari dell'ingegno dello scrittore, non dovrebbero poterli ereditare dato che già ereditano gli eventuali incassi del libro con il patrimonio.


2 commenti:

  1. In realtà le opere pubblicate in Italia e nel resto d'Europa entrano nel dominio pubblico a 70 anni dalla morte dell'autore (autori morti prima del 1943). Non so a cosa siano dovute le limitazioni di Google Books per gli IP non americani ma non è una gran perdita dato che le opere in dominio pubblico sono presenti anche su archive.org.
    Per le pubblicazioni americane invece il copiright scade a 95 anni dalla pubblicazione, lasciando comunque nel dominio pubblico le opere pubblicate prima del 1923 ma bloccando nuovi ingressi fino al 2018.
    Teoricamente tutte le fonti primarie italiane sul periodo risorgimentale e la maggior parte di quelle sulla Grande guerra (fra poco anche molte sulla WWII) sono libere da copyright, il problema è che qualcuno dovrebbe scannerizzarle...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie della info Matteo. Non saprei perchè Google Books applica la regola del 1860 in Europa, probabilmente applica la regola più restrittiva tra quelle della comunità per evitare problemi a livello di EU. Comunque qui ho trovato un articolo interessante: http://www.academia.edu/1474326/ACCESSO_ALLA_CONOSCENZA_FAIR_USE_E_DIRITTO_DAUTORE_IL_CASO_GOOGLE_BOOKS

      Elimina